«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito….’
Questo amore immenso di Dio lo abbiamo visto, sulla Croce.
Non riusciremo mai a comprendere fino in fondo quanto è costato, e facciamo fatica a credere che valiamo davvero il prezzo di questo sacrificio.
Quanto vale la mia vita?
Spesso cadiamo in questo inganno: che siano le nostre azioni a determinare il nostro valore,
che siano le nostre azioni a dire se siamo degni o meno d’amore.
E allora se cadiamo,
se sbagliamo,
corriamo a nasconderci
perché una voce dentro di noi non fa che ripeterci che non valiamo nulla e che non siamo capaci
di fare nulla di buono,
che non siamo degni di questo amore.
Questa schiavitù sono le tenebre di cui parla Gesù,
questo giudizio,
questa paura che ci sia sempre qualcuno pronto a condannarci,
è quello che ci fa stare lontani dalla luce.
Se guardo bene però scopro che quello che sta lì pronto a condannarmi in realtà sono io.
Nel fondo noi non ci sappiamo veramente amati, per questo il Padre ha mandato il Figlio,
perché è solo in Lui,
nel suo modo di essere figlio,
che impariamo quanto siamo amati e ad amare a nostra volta altri.
Di un amore che ci libera, libera la nostra capacità di vivere veramente.
Si vive solo quando ci si sente davvero amati,
la verità è che valgo tanto quanto sono amato.
E sta a noi scegliere se crederci o meno, questa luce che ci rivela a noi stessi per quello che siamo non è comoda,
è un voltarsi continuamente verso di Lui,
vincendo le nostre resistenze a lasciarci guardare, senza paura,
come se fossimo la cosa più bella che esista.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 3,16-21
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».