Chi puo’ ascoltarla?
“Questa parola e’ dura!
Chi puo’ ascoltarla?”.
È sempre meglio la verità.
Anche quando fa’ male.
Perché sulla verità puoi sempre costruire,
o ri-costruire.
Le cose finte sono come i castelli di sabbia costruiti lungo la riva del mare.
Belli a vedersi finché durano.
E durano poco.
Col brano di oggi Gesù tira le somme.
I discepoli se ne vanno.
Se ne vanno perché Gesu’ parla in maniera troppo dura.
Non lascia spazio a varie interpretazioni,
ed e’ molto chiaro.
Per questi stessi motivi molti se ne vanno anche oggi.
Quando si parla di temi etici,
di valore della vita,
di aborto,
corruzione,
di promesse che durano tutta la vita,
di castita’,
di peccato,
molti anche fra i “discepoli di oggi” se ne vanno.
Addirittura si scandalizzano.
Additandoti come medievale e fuori dal tempo,
se non sei in accordo con loro.
Perché questo linguaggio “e’ troppo duro”.
Si preferirebbe un messaggio “annacquato”,
un sorrisetto di comprensione,
un buffetto sulla spalla,
mentre ti viene detto
“fai del tuo meglio”.
Certo che faccio del mio meglio!!
La via della santita’ e’ stretta,
in salita,
non facile,
piena di ostacoli.
Fatta di cadute e ricadute.
Ma il messaggio non puo’ essere annacquato.
E non deve essere annacquato.
Per il bene delle nostre anime.
La strategia del male oggi consiste nel convincerci che il male “non e’ poi così male” e il bene “non e’ poi così bene”,
quasi che fra bene e male potessero esserci punti d’incontro.
E’ la carne che vorrebbe un messaggio al passo con i tempi.
E il diavolo soffia su queste aspirazioni,
portando confusione.
Ma certi messaggi,
certi valori,
sono universali.
Sono senza tempo.
Sono immutabili.
E allora?
“Volete andarvene anche voi?”
A noi la scelta.
Gesu’ lascia liberi.
Ma a tutti ricordo le parole di Pietro:
“Signore, da chi andremo?”
Ci sono tanti signori,
nel mondo.
Ma solo uno ha cura di noi.
Le Parole che Gesu’ dice sono Spirito e vita.
E le dice unicamente per il nostro bene.
Alcune Parole ora forse non le capiamo.
Siamo in cammino.
Ma col tempo,
man mano che lo Spirito prendera’ dimora in noi,
diventeranno piu’ chiare.
E noi le capiremo.
Perche’ lo Spirito verra’ a dargli concretezza,
e noi capiremo la profonda Sapienza che c’e’ in esse.
Ho sempre ben impresso nel cuore
la testimonianza di alcune persone,
che dopo una vita di eccessi,
trovando Dio,
e la Sua Legge hanno finalmente trovato pace.
Rinunciando agli eccessi della carne,
hanno trovato la vera vita.
Certo,
hanno dovuto rinunciare.
E la tentazione è sempre in agguato.
Ma hanno trovato equilibrio.
“E’ lo Spirito che da’ la vita.
La carne non giova a nulla”.
Oggi è il tempo delle scelte.
Ognuno decida.
Io voglio servire il Signore.
E voi che fate?
Volete andarvene anche voi?
Santo sabato
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 6,60-69
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».