DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Gv 15,9-17 “E Portiate frutto”.

VI Domenica di Pasqua Gv 15,9-17

“E Portiate frutto”.
Il Vangelo di oggi è il riassunto di tutte le parole di Gesù in questa settimana.
Quante cose ci ha detto !
Rimanete uniti a me.
Rimanete nel mio amore.
Amatevi gli uni gli altri.
Ci ha parlato di amore,
e di gioia.
Ma anche di odio e persecuzione.
“Vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto”.
Per questo siamo stati scelti.
Che bello pensare alla nostra vita come
un bel grappolo
d’uva,
con gli acini grossi,
e ben maturi.
Vorrebbe dire che il nostro  “essere stato qui”,
non sarebbe stato inutile.
Avrebbe portato frutto.
Avrebbe portato del bene.
Saremmo tralci orgogliosi
di aver potuto offrire a Dio un frutto tanto bello.
Sorpresi di essere riuscito in questa impresa.
Ebbene questa impresa e’ possibile.
E non e’ solo per i “Superman”.
Ma per tutti.
Bisogna pero’ rimanere ben attaccati a Lui.
Essere innestati in Lui.
E’ Lui il super nutrimento capace di far fruttificare i nostri poveri tralci.
Il mondo esalta i Superman palestrati.
E quelli che vivono nell’esaltazione del proprio “io”,
del proprio tornaconto.
Dio ci invita a essere Superman nell’amore e nel servizio.
Alla fine,
il mondo ha bisogno di chi ama,
e di chi serve con amore.
Portare frutto è la nostra missione.
Rimaniamo uniti a Gesu’,
come i tralci alla vite.
La nostra vita,
forse non sara’ stata priva di errori,
di sofferenze e di fatiche.
Ma sara’ valsa la pena averla vissuta.
Auguro a tutti noi di portare molto frutto.
Un frutto bello che rimanga.
Per la vita eterna.
La nostra fatica allora,
non sarà stata priva di significato.
Santa domenica,
uniti a Lui.

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 15,9-17

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.

Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».