Lamed
Perché, Signore, ti tieni lontano,
nei momenti di pericolo ti nascondi?
Con arroganza il malvagio perseguita il povero:
cadano nelle insidie che hanno tramato!
Il malvagio si vanta dei suoi desideri,
l’avido benedice se stesso.
Nel suo orgoglio il malvagio disprezza il Signore:
“Dio non ne chiede conto, non esiste!”;
questo è tutto il suo pensiero.
Le sue vie vanno sempre a buon fine,
troppo in alto per lui sono i tuoi giudizi:
con un soffio spazza via i suoi avversari.
Egli pensa: “Non sarò mai scosso,
vivrò sempre senza sventure”.
Pe
Di spergiuri, di frodi e d’inganni ha piena la bocca,
sulla sua lingua sono cattiveria e prepotenza.
Sta in agguato dietro le siepi,
dai nascondigli uccide l’innocente.
Ain
I suoi occhi spiano il misero,
sta in agguato di nascosto come un leone nel covo.
Sta in agguato per ghermire il povero,
ghermisce il povero attirandolo nella rete.
Si piega e si acquatta,
cadono i miseri sotto i suoi artigli.
Egli pensa: “Dio dimentica,
nasconde il volto, non vede più nulla”.
kof
Sorgi, Signore Dio, alza la tua mano,
non dimenticare i poveri.
Perché il malvagio disprezza Dio
e pensa: “Non ne chiederai conto”?
Res
Eppure tu vedi l’affanno e il dolore,
li guardi e li prendi nelle tue mani.
A te si abbandona il misero,
dell’orfano tu sei l’aiuto.
Sin
Spezza il braccio del malvagio e dell’empio,
cercherai il suo peccato e più non lo troverai.
Il Signore è re in eterno, per sempre:
dalla sua terra sono scomparse le genti.
Tau
Tu accogli, Signore, il desiderio dei poveri,
rafforzi i loro cuori, porgi l’orecchio,
perché sia fatta giustizia all’orfano e all’oppresso,
e non continui più a spargere terrore l’uomo fatto di terra.
Commento
Questo salmo 9 B forma un’unità stretta con 9 A. La Bibbia ebraica, erroneamente, ne fa due salmi: il 9 e il 10. Noi seguiamo la corretta numerazione della versione latina e del breviario romano, che divide in due, per ragioni di lunghezza, l’unico salmo 9.
L’orante è pieno di fede, ma è tormentato da un perché circa la prosperità degli empi. Gli empi, i malvagi, si sviluppano sulla terra, diventano potenti, si contrappongono senza timore a Dio considerandolo un essere lontano e privo di forza.
L’empio esercita addirittura con perfidia la sua malizia e non è estirpato immediatamente dalla terra.
Ma questo non arresta la fede del salmista, che invoca l’aiuto di Dio contro l’agire dei malvagi comprendendo che essi prosperano perché pochi sono quelli che pregano Dio. Ma l’orante sa che l’uomo passa. Popoli e popoli sono scomparsi dalla faccia della terra dopo aver creduto d’essere eterni. Dio accoglie la preghiera dei perseguitati, dei miseri, degli orfani; dà loro forza e pace interiore anche se non li sottrae al turbinio degli eventi.
Il salmista termina la preghiera invocando da Dio che gli empi non esercitino più il loro terrore sui miseri, perché una verità è alla portata di tutti, ed è che l’uomo è “fatto di terra”, e nulla può contro Dio, che tutto vede e serba per il giudizio.
Magnificat
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio,
mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà
della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e santo é il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza
del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,*
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.