Venerdì della VI settimana di Pasqua San Mattia Gv 15,9-17
“Vi ho chiamato amici”
Sentire pronunciare questa “frase” oggi,
fà sobbalzare il cuore.
Sentirmi chiamare “amico” da Lui equivale,
per me,
a sentirmi dire: “Ti voglio bene”
mi fà sentire amato e prezioso.
Dono prezioso e raro è quello dell’amicizia.
Molto fraintesa al tempo d’oggi,
tempo dell'”effimero” elevato a valore.
L’amicizia vera è una forma molto alta di amore.
Ed è apprezzata da Dio.
Che sempre ha avuto amici.
Anche oggi ne ha.
Uno sei tu.
Gesù è il vero amico.
Amico che non ha segreti,
perchè “tutto quanto ha udito dal Padre ce lo ha fatto conoscere”.
Amico che dona tutto sè stesso.
offrendosi tutti i giorni,
ovunque,
sull’altare del mondo.
Sì.
Davvero bello sentire Gesù pronunciare questa frase.
Oggi è riferita a ciascuno di noi.
Perché nessuno si senta solo,
abbandonato,
lasciato indietro.
Davvero chi trova un amico trova un tesoro,
come dice il proverbio.
Il nostro amico è Gesù.
Dell’amicizia con Gesù credo potrebbe dirci qualcosa S. Mattia,
che festeggiamo oggi.
La Prima Lettura,
ci rivela come è avvenuta la sua scelta:
Su lui si dice che
è stata “gettata la sorte”.
Ma anche lui è frutto della preghiera,
e dello stare accanto al Signore.
Di cui è divenuto amico.
Qualcuno lo ha definito il Santo delle “seconde scelte”,
quelle delle “retrovie”,
perché non scelto “subito” da Gesù,
ma chiamato a sostituire Giuda dopo il suo tradimento .
Anche se spesso non molto apprezzate,
quanto importanti sono le retrovie!!!
Quanta gente,
di cui non si sa’ niente,
prega nel silenzio,
salvaguardando il mondo,
intercedendo,
offrendo,
pagando per i peccati di tutti .
Che belle le retrovie!!!
Quanto importanti.!!!
Gesù le apprezza e le nobilita,
scegliendo Mattia.
Mattia ci racconta proprio questo.
Per Gesù nessuno è seconda scelta.
Nessuno è “retrovia”.
Ma sempre “prima scelta”.
“Vi ho chiamato amici”,
dice Gesù.
E i Suoi amici sono tutti importanti allo stesso modo.
Santo venerdi.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 15,9-17
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».