Salvami, Signore! Non c’è più un uomo giusto;
sono scomparsi i fedeli tra i figli dell’uomo.
Si dicono menzogne l’uno all’altro,
labbra adulatrici parlano con cuore doppio.
Recida il Signore le labbra adulatrici,
la lingua che vanta imprese grandiose,
quanti dicono: “Con la nostra lingua siamo forti,
le nostre labbra sono con noi:
chi sarà il nostro padrone?”.
“Per l’oppressione dei miseri e il gemito dei poveri,
ecco, mi alzerò – dice il Signore -;
metterò in salvo chi è disprezzato”.
Le parole del Signore sono parole pure,
argento separato dalle scorie nel crogiuolo,
raffinato sette volte.
Tu, o Signore, le manterrai,
ci proteggerai da questa gente, per sempre,
anche se attorno si aggirano i malvagi
e cresce la corruzione in mezzo agli uomini.
Commento
L’orante presenta a Dio tormenti che gli nascono dal vivere a contatto con uomini bugiardi. Egli si trova nelle necessità, ma non sa a chi rivolgersi. Tutti – egli dice con sgomento – hanno adottato la menzogna come sistema, mentendosi gli uni gli altri come fatto che non fa problema, tranne il farsi scoprire. Perde chi si lascia sedurre dall’apparente onestà di uno. I cuori sono doppi, il che vuol dire che esprimono parole con calore, premura, simpatia, ma nello stesso tempo il vero cuore è pieno di menzogna e di durezza. Con la menzogna credono di essere invincibili, poiché pensano di far figurare sempre tutto a loro vantaggio, tutto sempre sotto la luce della coerenza nobile e generosa, ma quando il loro vero essere è scoperto diventano arroganti, violenti, pronti a sopprimere chi li disturba.
Ma il Signore non lascerà senza aiuto il giusto: “metterò in salvo chi è disprezzato”.
Il salmista percepisce bene la verità, la sa ben distinguere dalla menzogna poiché ha nel cuore la parola di Dio, che è pura, ben lontana da ogni ombra, coerente, illuminante, mai deludente, tonificante il cuore.
Ma la catastrofe sociale prodotta dai mentitori diventa spaventosa perché essi vengono a dare spazio ai malvagi, i quali producono orrori sulla terra: “si aggirano i malvagi e cresce la corruzione in mezzo agli uomini”.
Magnificat
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio,
mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà
della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e santo é il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza
del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,*
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.