DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Gv 19,25-34 – Oggi facciamo memoria di “Maria, madre della Chiesa”

Beata Vergine Maria madre della Chiesa Gv 19, 25-27

Oggi facciamo memoria di
“Maria, madre della Chiesa”.
Il Vangelo ci racconta di un momento importante:
Quello in cui Maria acquista la maternità sia della nascente chiesa,
sia di noi tutti,
come figli.
Davvero Dio
non poteva farci regalo più grande,
riporci in mani più sicure:
«Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!».
Maria diventa nostra madre.
Da quel ruolo di genitore,
non si e’ mai sottratta.
E a cominciare da quel momento,
quello in cui era sotto la croce,
ha cominciato ad occuparsi di noi.
A pregare per noi.
A intercedere per noi,
a ottenerci grazie materiali,
e di conversione.
Lei capisce le nostre preoccupazioni riguardo ai nostri figli.
E noi,
molto la dobbiamo supplicare di pregare Dio per loro,
e per tutti i giovani.
Perché sono in pericolo.
La loro anima lo è.
Colpiti come sono,
in questo difficile tempo,
dall’ateismo,
dalle droghe,
dal sesso,
dall’egoismo esasperato
elevato a valore.
Maggio e’ il mese delle rose.
Simbolo di amore,
di bellezza,
perfezione.
E’ così che ci vede la Madre.
Ognuno di noi e’ una rosa sul suo Cuore di madre.
Ognuno di noi fa’ parte del suo lunghissimo rosario.
Ognuno di noi da lei ha ricevuto una carezza,
una grazia,
un dono.
Portiamo i nostri figli a Gesu’ per mezzo di Maria.
E’ lei la preghiera ascoltata da Gesu’
per loro
E pargliamogli pure di noi.
Delle nostre fatiche,
delle nostre ansie,
del nostro sentirci inadeguati.
Anche Maria e’ una rosa.
La piu’ bella di tutte.
Rosa simbolo,
non solo di amore bellezza e perfezione,
ma anche di devozione,
ammirazione,
purezza.
Prendiamola nella nostra casa,
questa rosa,
così come ci chiede Gesù.
Teniamola sul nostro cuore sempre.
Il suo nome sulle nostre labbra.
il rosario nelle nostre mani.
Offriamo la rosa di una nostra preghiera,
a questa preziosa “rosa”,
che e’ la nostra piu’ grande alleata.
Gesu’ ce l’ha donata,
perche’ la tenessimo con noi.
Preghiamo perche’ anche i nostri figli la prendano con loro,
nella loro casa,
nella loro vita,
nel loro futuro.
Sia benedetta Maria,
madre della Chiesa.

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 19,25-34

In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.

Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.