DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Mc.10,46-52 – “Che cosa vuoi che Io faccia per te?”

Mc.10,46-52

“Che cosa vuoi che Io faccia per te?

Sono incredibili gli incontri che si fanno lungo la strada della vita.
Per tanto tempo non è successo nulla nella vita di Bartimeo
Sembrava che tutto dovesse essere per sempre così.
Ma l’appuntamento di Bartimeo con Dio,
era fissato per quel giorno e per quell’ora.
Bartimeo oggi ci insegna dunque,
a non perdere la speranza mai.
A non smettere di aver fede mai.
A non scoraggiarci mai.
A non smettere mai di invocare Dio dicendo:
«Figlio di Davide,
Gesù,
abbi pietà di me!».
A non ascoltare chi ci “rimprovera”,
dicendoci di “tacere”.
A non prestare l’orecchio ai nostri “fallimenti”,
al “tempo che passa senza che nulla cambi mai”,
che ci dicono che Dio è sordo ai nostri richiami.
Perché nel giorno che non immaginiamo,
in quello che mai potremmo pensare,
Gesù passerà per la nostra strada,
incrociera’ proprio noi,
e ci chiederà :
“Che cosa vuoi che io faccia per te?”
Sono tante,
le grazie che noi possiamo chiedere.
Grazie materiali.
Grazie spirituali.
Grazie di ogni tipo.
Ognuno ha le Sue richieste.
Tutte lecite.
Tutte giuste.
Gesù sa’ “chi” e “cosa” esaudire.
Bartimeo era cieco.
Chiede di riavere la vista.
La stessa richiesta oggi,
la fa’ per ognuno di noi oggi,
che siccome la “vista” l’abbiamo,
pensiamo di vedere.
Ma se c’è una cosa da chiedere oggi,
per questo tempo cieco,
per noi dalla fede offuscata,
e gli altri accanto a noi,
è proprio quella di “riacquistare la vista”.
Abbiamo bisogno di occhi nuovi,
che somiglino ai Suoi,
a quelli di Gesù,
per poter vedere le cose come realmente sono.
Per riuscire a vedere il Suo volto nelle persone che Dio ci mette accanto,
per scoprire la Sua presenza,
pure nelle difficoltà che affrontiamo.
Abbiamo bisogno della “Sua vista” per
riscoprire il progetto di Dio nella nostra vita,
e così capire qual’è la strada esatta da seguire.
Per riconoscere le meraviglie di Dio.
E avere un cuore che sa’ ringraziare
Grazie che anche oggi passi nei pressi della nostra vita.
Grazie che anche oggi ti curi di noi.
Passa e donaci di “vedere”.
Donaci uno sguardo penetrante e profondo,
che ci dica la “verita’” su di noi,
sulle cose,
sulla gente.
Donaci la vista giusta,
che ci fa’ ritrovare la strada di un cammino che forse abbiamo smarrito,
che ci riconduca a una serenità di cui abbiamo bisogno,
che ci faccia elevare a Te una preghiera che salvi il mondo.
Per ricominciare a seguirti,
a lodarti e a benedirti.
“Che cosa vuoi Io faccia per te?”
“Rabbuni, che io veda di nuovo”.
Sia benedetto Gesu’,
nostra vista.
Santo giovedì

Dal Vangelo secondo Marco Mc 10,46-52

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.