XII domenica del tempo ordinario
«Passiamo all’altra riva».
Sono davvero tante le considerazioni che questo brano può suscitare.
“Passiamo all’altra riva”
e’ la prima cosa che ci dice Gesù,
fissandoci negli occhi,
quando decidiamo di “imbarcarci nell’esperienza con Lui”.
Senza pensarci troppo siamo andati.
Perché mai saremmo dovuti restare sulla “riva di dolore” su cui ci trovavamo?
Non sapevamo cosa avremmo trovato,
“passando all’altra riva”.
In ogni caso valeva la pena andare a vedere.
“Passiamo all’altra riva”,
è la cosa comunque,
che Gesù chiede a chiunque decida,
nel suo cuore,
spesso stanco e spossato da questo mondo,
di iniziare il santo viaggio.
Passare all’altra riva è passare a una visione differente delle cose.
A una vita diversa dove al centro non ci sono più soltanto io,
ma ci sono anche i fratelli,
e pure Dio.
Per niente facile la traversata.
Onde alte,
mare spesso mosso.
Tante “sirene e voci” che ti dicono di mollare,
perchè stai sbagliando,
ti stai illudendo.
Ti vogliono riportare alla riva dalla quale sei partito.
Dove torneresti ad essere in loro potere.
Ma sulla barca c’è Gesù.
Anche se a volte ti fà sentire solo,
e tu ti arrabbi perchè in mezzo alla tempesta dorme,
Lui è lì.
Non si possono fare certe traversate se non c’è Gesù.
Quando poi alla fine si arriva a destinazione,
si scopre che anche se credevamo che Lui dormisse,
in realtà teneva il timone.
Che c’erano gli angeli a tenere ferma la barca quando arrivavano le onde,
e la preghiera dei fratelli a supportarci quando pensavamo di mollare.
Che sciocchi aver pensato di essere soli.
Il diavolo vuol farci pensare che siamo soli.
Ma non è così.
Gesù c’è.
E poi,
infine,
arrivati all’altra riva,
di nuovo arriva Lui,
che nuovamente ti dice: «Passiamo all’altra riva».
Un’ altra riva e altri fratelli da raggiungere.
Altre mete da conquistare.
Perchè con Gesù è tutto un gran movimento.
E ancora mare mosso e onde alte. traversate mai facili.
Rischi di naufragi.
Ma con la consapevolezza che non siamo soli.
E che Gesù e al timone.
Santa domenica.
Buona traversata.
Non abbiate paura di imbarcarvi con Gesù.
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 4, 35-41)
In quel tempo, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?»