Mt.10,7-15
“Guarite gli infermi,
risuscitate i morti,
purificate i lebbrosi,
scacciate i demoni”.
Come fare questo Signore?
Davvero chiedi troppo,
a persone povere come noi.
Non abbiamo nessun “super potere” per fare questo”.
Se non l’amore.
L’ Amore che sgorga dall’Amare Dio,
e dal sentirci da Lui amati.
L’Amore che nasce
dalll’aver capito che il Regno di Dio e’ vicino,
e dal sentirsene concittadini.
L’Amore che sgorga dalla compassione di chi ha conosciuto la Croce e il dolore.
Quanti malati nel cuore guarisce l’Amore.
Quanti morti nell’anima risuscita il Suo Amore.
Quanti “lebbrosi” abbandonando una via di peccato grazie all’Amore,
e soni risananati.
Quanti “demoni” si trasformano in “angeli” grazie all’Amore.
A tutto questo siamo chiamati,
“strada facendo”,
ed è bellissimo.
Tutto questo senza bisogno di ricorrere a mezzo umani.
“Non procuratevi oro, ne argento, ne denaro nelle vostre cinture, ne sacca da viaggio, ne’ due tuniche, né sandali, né bastoni”.
Non ci serve niente.
Solo Gesù ci occorre.
Solo Dio basta.
Infine una raccomandazione:
“Gratuitamente avete ricevuto,
gratuitamente date”
Non abbiamo comprato Gesu’.
Non ci è stato dato qualcosa perché era nostro diritto averlo.
L’Amore che abbiamo ricevuto l’abbiamo ricevuto gratuitamente.
Altrettanto gratuitamente,
dobbiamo ridonarlo.
Sia questa la “moneta” della nostra predicazione.
La moneta che ci arricchisce,
e che riempie di bellezza il nostro passaggio su questa terra.
Che dire:
“Tutto canta e grida di gioia”.
(Salmo 65).
Sia benedetto Gesu’,
nostro amato Signore.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 10,7-15
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».
Parola del Signore.