Martedì della XVI settimana del tempo ordinario
Siamo veramente “suoi” o estranei a lui, siamo “dentro” o “fuori”, ascoltiamo la sua chiamata o lo mandiamo a chiamare?
Il Vangelo nel suo contesto lascia intuire che si sta ormai consumando un aperto dissenso tra Gesù e i parenti a causa delle sue frequentazioni poco raccomandabili.
I destinatari privilegiati del suo ministero, sono proprio quei pubblici peccatori disprezzati dal fanatico integralismo giudaico che, seduti in crocchio attorno a lui, pendono dalle sue labbra, avidi di perdono speranza consolazione e disposti a ricominciare da capo ripartendo dal cuore, restituendo a Dio ciò che gli appartiene.
Senza alcuna esitazione, Gesù fa una scelta precisa tra due legami: il legame di sangue rappresentato dai familiari che “rimangono fuori” imbarazzati dalla follia del suo amore libero e gratuito che spezza le catene di una Legge discriminante, e il legame di spirito che, superando ogni forma di pregiudizio, unisce nel desiderio di compiere la volontà di Dio.
Ecco: Gesù dichiara apertamente che la familiarità con lui e fra noi non si fonda su parentela naturale, razza, nazionalità, simpatia o altro.
La vera famiglia di Gesù è composta da chi l’ascolta perché LUI E’ LA PAROLA ETERNA DEL PADRE.
Non solo: questo vincolo di affetto e solidarietà fraterna non deve essere direttamente proporzionale alla reputazione dell’altro né alla stima di cui gode, o addirittura al suo ruolo, al conto in banca o alla cultura, ma unicamente al suo decidersi ed entrare nel cerchio di coloro che compiono la volontà del Padre.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 12,46-50
In quel tempo, mentre GesuÌ parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi eÌ mia madre e chi sono i miei fratelli?».
Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Percheì chiunque fa la volontaÌ del Padre mio che eÌ nei cieli, egli eÌ per me fratello, sorella e madre».
Parola del Signore.