Santa Brigida di Svezia
“Rimanete in me”
È bello come il Signore parla attraverso il Vangelo di Giovanni.
Ha uno stile calmo,
sereno,
che mette pace.
E questa frase,
“Rimanete in me”,
che in altre occasioni e’ sembrato
un consiglio,
un invito,
oggi appare come una “preghiera”.
Una preghiera che il nostro Dio rivolge a tutte le sue creature,
affinché non si stacchino da Lui,
e così facendo non muoiano.
Facciamo tutti parte di una grande vigna,
fin dall’inizio della nostra esistenza.
Gesù e’ la vite.
Il Padre e’ il vignaiolo.
Noi siamo i tralci.
E siamo chiamati a portare frutti per il Regno dei Cieli.
La nostra felicità consiste nel portare tali frutti.
Ma la nostra felicità è possibile solo se rimaniamo uniti a Gesu’,
come il tralcio alla vite
Dall’unione con Lui riceviamo l’amore che doniamo.
Puo’ darsi che la vita “ci poti”.
Che la vita sia le cesoie che l’agricoltore,
cioè Dio Padre,
usa per potarci.
Ma anche allora,
l’unione a Gesù ci porterà a superare la potatura e a portare piu’ frutto.
Non così chi cedendo alle lusinghe del mondo e del male,
credendosi autosufficiente,
si stacca dalla vite.
La sua vita diventa “secca”.
E a null’altro altro puo’ servire che ad essere gettata nel fuoco.
Puoi aver conquistato nel mondo un posto da re,
aver fatto i soldi,
ed esserti procurato molti beni.
Puoi essere vissuto cento anni.
Ma la tua vita e’ stata inutile.
Non ha prodotto frutti.
Non ha prodotto amore.
A niente e’ servita.
Per questo oggi Gesu’,
ci chiede,
consiglia
e prega.
“Rimanete in me.
Porterete frutto.’
E sarete felici.
Che Brigida di Svezia,
Regina e Santa,
preghi per noi e per il mondo intero.
Sia benedetto Dio
nostra vigna.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 15,1-8
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore.