DIOCESI DI CALTANISSETTA

Salmo 87 (86) – Gerusalemme, madre di tutti i popoli

 

Sui monti santi egli l’ha fondata;

il Signore ama le porte di Sion

più di tutte le dimore di Giacobbe.

Dite si dicono cose gloriose,

città di Dio!

Iscriverò Raab e Babilonia

fra quelli che mi riconoscono;

ecco Filistea, Tiro ed Etiopia:

là costui è nato.

Si dirà di Sion:

L’uno e l’altro in essa sono nati

e lui, l’Altissimo, la mantiene salda”.

Il Signore registrerà nel libro dei popoli:

Là costui è nato.

E danzando canteranno:

Sono in te tutte le mie sorgenti”.

Commento

Della “città di Dio” il salmista ha udito cose stupende provenienti dai profeti (Is 2,2; 60,1s; Zc 2,14-15). “I monti santi” dove sono le fondamenta della città sono il monte Sion e il piccolo rialzo su cui sorgeva il tempio.

“Il Signore ama le porte di Sion, più di tutte le dimore di Giacobbe”, poiché Gerusalemme è la città sede del trono di Davide che spetterà al Messia che, messo a morte ma risorto e salito al cielo alla destra del Padre, ha dato vita ad un tempio nuovo fatto di pietre vive, cioè la Chiesa (1Pt 2,5). Da Gerusalemme poi uscirà la Parola nel giorno di Pentecoste (Mi 4,2-3; At 2,4).

Il salmista ricorderà ai suoi conoscenti Raab, cioè l’Egitto (Raab è un mostro mitologico pagano rappresentante il caos primordiale: Cf. Ps 88,11; Is 30,7), e Babilonia, cioè le due grandi forze avverse ad Israele, dalle quale Dio ha sottratto il suo popolo.

La profezia di Sion, madre spirituale di tutti i popoli, si realizzerà nella novità dei tempi messianici. La futura Sion sarà la Chiesa, le cui porte saranno sempre aperte per accogliere le genti (Ap 21,24s). La Palestina – intendendo quella meridionale in riva al Mediterraneo, cioè la Filistea -, Tiro ed Etiopia, nasceranno a Dio dall’azione della Chiesa, mistica sposa del Verbo incarnato, e, nello Spirito Santo, vera madre di tutti i popoli; e anche nasceranno a Dio l’Egitto e Babilonia (le grandi regioni della Mesopotamia), prese a simbolo delle nazioni ostili a Dio.

Dio registrerà “nel libro dei popoli” – una figurazione della conoscenza Dio – i popoli nati a Cristo dall’azione della Chiesa, madre delle genti. E ogni popolo, in unione con gli altri, canterà e danzerà dicendo: “Sono in te tutte le mie sorgenti”; dove le sorgenti che fanno vivere i popoli sono la Parola di Dio annunciata dalla Chiesa e i Sacramenti.

Magnificat

L’anima mia magnifica il Signore *

e il mio spirito esulta in Dio,

mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà

della sua serva. *

D’ora in poi tutte le generazioni

mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *

e santo é il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *

si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza

del suo braccio, *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *

ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,*

ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen