Venerdì della XIX settimana del tempo ordinario
” Resi tali per il Regno dei Cieli”
Ancora una volta,
ci vuole coraggio a proclamare questo brano.
Perché alla sacralità del matrimonio e della famiglia non si vuol credere più.
Già ai tempi di Mosè evidentemente,
su questo argomento,
c’erano dei problemi.
Ma Gesù,
in questo passo è molto chiaro.
Non ci sono rigiri di parole.
Non si parla né per parabole né per enigmi.
Il progetto del Creatore,
fin dal principio,
riguardante l’unione fra un uomo e una donna,
è limpido come l’acqua di fonte.
Ci pensi bene chi intende sposarsi.
Perché chi si sposa diventa una “sola carne” con la persona che ha sposato.
E così resterà finché vivrà su questa terra.
Ognuno poi è libero di fare e pensare ciò che vuole.
Le leggi umane,
anche se permettono il contrario,
non modificheranno mai questo fatto.
Che è immutabile.
Non passa.
L’umanità passa.
I progetti di Dio,
no.
Cosa vuol dire “eunuco” oggi,
nel mondo in cui e’ esaltata la sessualità più sfrenata?
Al di la’ del significato proprio del termine,
usato dal mondo,
solo in modo dispregiativo,
applicato anche per indicare persone deboli,
senza spina dorsale,
inette,
ecco Gesù che sembra usare il termine in modo “positivo”.
Gesù
apprezzandole,
afferma,
che “alcuni si fanno eunuchi per il Regno dei Cieli”.
Forse allora,
il termine va’ “allargato” .
Non riguarda solamente chi fa’ una scelta di vita consacrata.
Anche un uomo e una donna,
fedeli al loro matrimonio,
sono “eunuchi per il Regno dei Cieli.”
Anche due fidanzati,
che decidono di vivere un fidanzamento casto,
“sono eunuchi per il Regno dei Cieli”.
Forse anche chi,
non avendo trovato la giusta persona con cui condividere un cammino di vita,
pur potendo diversamente,
decide di astenersi da certi atti,
lo è.
Così come un vedovo,
o una vedova,
che decide di rimanere fedele al coniuge scomparso,
anche se la morte scioglie il vincolo cui erano legati,
lo sono
forse,
Probabilmente anche chi cerca di fare bene e onestamente il suo mestiere.
O chi potendo rubare,
non lo fa’.
Forse ancora,
chi sceglie di non abortire il suo bambino…..
E molto altro.
Ecco allora che oggi,
il termine “eunuco”
usato in termine dispregiativo dal mondo,
ricorda chi,
pur potendo fare il contrario,
rinuncia a seguire “la corrente,”
per un bene più grande.
Che è il Regno dei Cieli.
Essere uomini e donne vere,
essere virili o femminili.
non è questione di “esercizio della sessualità”,
ma di scelte coraggiose e giuste,
anche controcorrente.
Bello allora,
guardando in questa ottica,
e’ vedere che il mondo è pieno di “enuchi”.
Di gente che nel silenzio,
opera scelte forti,
spesso non capite e disprezzate.
Il mondo,
definisce “eunuchi”,
in termini non positivi,
chi prova a essere un cristiano vero.
Come se essere cristiani significasse disprezzare la gioia e il bello del vivere.
Per il mondo siamo eunuchi,
secondo il termine dispregiativo.
E noi eunuchi lo siamo,
certamente.
Felici di esserlo.
Ma secondo il modo di vedere di Gesù.
Lo siamo per il Regno di Dio,
Lo siamo per un bene piu’ grande.
E voi cari fratelli,
care sorelle,
che dite?
Naturalmente questo “allargare il termine” è una idea forzata.
Ma siamo “cercatori di Dio”,
che provano a capire,
con l’aiuto dello Spirito e dei fratelli,
ciò che il Signore vuol dirci oggi.
“Chi può capire,
capisca”.
Sia benedetto Gesu’,
Dio fedele.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 19,3-12
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?».
Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: “Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne”? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
Gli domandarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e di ripudiarla?».
Rispose loro: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio».
Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi».
Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».