Martedì della XX settimana del tempo ordinario
“Difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli”.
Qui,
siamo coinvolti tutti.
Perché tutti siamo ricchi di molte cose.
Soprattutto di “amor proprio”.
Percui,
non solo è difficile che un ricco entri nel Regno dei Cieli.
Ma è anche difficile che “Il Regno dei Cieli entri nel cuore di uno che si sente ricco”.
Perché chi si sente ricco crede di non aver bisogno di Dio.
Né di nessuno.
Perché il massimo dell’apertura del cuore,
nei momenti di prosperità,
è pari all’apertura di una cruna di un ago.
Normale dunque,
che nasca in noi la domanda
“Ma allora, chi puo’ farcela?”
“Umanamente nessuno”,
è la risposta nostra.
Risposta però,
che non è quella di Dio.
In questa storia fatta anche di “cammelli” che cercano di passare assurdamente attraverso la “cruna” di un ago,
infatti,
la risposta di Gesù ancora lascia spazio alla speranza:
«Questo è impossibile agli uomini,
ma a Dio tutto è possibile».
Dio è la nostra speranza.
Dio combatterà per te,
fratello caro,
sorella cara,
che ti senti come se tutto,
la vita e il Paradiso,
dipendessero solo da te e dalle tue misere forze.
E lo farà con forza.
Fidiamoci di Lui.
Perché a Lui niente e’ impossibile.
Lui ha la capacità di “scrivere dritto sulle righe storte della nostra vita”.
Renderà la “cruna dell’ago” abbastanza grande da farci passare il “Cammello ” che siamo noi
per farci accedere al Paradiso.
Perché il Regno dei Cieli è per noi.
Dio che già ha fatto tutto per tutti,
ancora tutto farà,
perché tutti noi,
del Regno dei Cieli,
ne possiamo fare parte.
Di questo non dobbiamo dubitare.
Sia benedetto Dio,
nostro custode.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 19,23-30
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».