San Bartolomeo
“Sotto l’albero di fichi”
In Israele l’albero dei fichi è il luogo dove spesso ci si ritirava per andare a pregare,
stando all’ombra,
riparandosi dal caldo.
Oggi può rappresentare il luogo della
nostra quotidianità,
la’ dove scorre la nostra vita.
È lì che Dio ci vede.
Ci osserva,
silenzioso,
in ciò che noi facciamo.
È sempre una sorpresa quando ci rendiamo conto che Lui è sempre stato presente,
mentre noi pensavamo di essere soli.
È allora che ripercorrendo con la mente e la memoria la nostra vita,
prendiamo coscienza di quanto il Cielo sia stato aperto sopra la nostra testa.
E di quanti angeli siano saliti e scesi,
nella nostra vita,
sopra di noi.
Prima non ce ne rendevamo conto, chiusi come eravamo in noi stessi.
Adesso,
anche rivedendo gli eventi passati,
si nota come “l’amore di Dio” ci ha sempre servito.
Anche quando di Lui non ne volevamo sapere.
Ci si rende conto di
quanti angeli,
anche “privi di ali”,
Dio ci ha messo
e ci mette accanto tuttora.
Di quanto amore,
grazie,
provvidenza,
ogni giorno,
dai “cieli aperti”,
scende su di noi,
e ci ricopre.
Talvolta basta un attimo,
per scoprire tutto questo.
Può essere un invito:
“Vieni e vedi” .
Può essere una pronta risposta del Cielo a una nostra domanda,
preghiera,
supplica:
“Come mi conosci?”
Ma è soprattutto il prendere coscienza che lo sguardo di Dio è su di noi che cambia il nostro sguardo sulle cose,
e che suscita la nostra professione di fede
Che San Bartolemeo preghi per noi.
Ci ottenga “quel poco” che fa’ la differenza.
Che Dio benedica il nostro “albero di fichi”.
Perché è la nostra vita.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 1,45-51
In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».