“Di una cosa sola c’è bisogno”
Ancora si parla di Marta e Maria
di queste due care sorelle,
“Attiva” una
“contemplativa” l’altra.
Il succo di questo Vangelo non è capire chi delle due agisce meglio,
ma la frase:
“Di una sola cosa c’è bisogno”.
La cosa di cui noi cristiani abbiamo bisogno,
l’unica davvero necessaria,
e’ di conoscere Gesù.
Perché la verità è che noi non lo conosciamo,
o che lo conosciamo poco.
Per questo le chiese sono vuote.
Se davvero conoscessimo Gesù per quello che è,
o se anche arrivassimo a conoscerlo per una minima parte,
se davvero tutti ne avessero fatto esperienza,
le chiese sarebbero piene.
A tutte le ore.
Perché se conosci Gesù,
da Lui non ti stacchi più.
Non si può dire di conoscere una persona se la vediamo passare,
la salutiamo frettolosamente,
e tutto finisce lì.
Se una persona la vuoi conoscere,
ci devi stare,
ci devi passare del tempo,
devi stare a sentire che cosa ha da dire,
qual’è il Suo punto di vista.
E’ essenziale per noi sentire cosa ha da dire Gesù.
E’ essenziale l’ascolto della Sua Parola.
Ecco allora il delicato richiamo a Marta.
Gesù non è andato a cena solo per mangiare.
La cena in sé era la cosa meno importante.
Lui era li per farsi conoscere.
Anche da Marta.
E colmarla.
Colmarla con la Sua Parola.
Stessa cosa che ad ogni Messa,
ad ogni Eucarestia,
Lui,
vuole fare con noi.
Vuol farsi conoscere,
per iniziare con noi una relazione di amore.
Ma una cosa sia chiara a tutti.
Andare alla Messa,
pregare,
ascoltare la Sua Parola,
e’ per noi.
Non per Lui.
Non potremmo fare mai qualcosa che accresca la Sua grandezza.
Siamo noi che abbiamo bisogno di stare a cena con Lui.
E di ascoltarlo.
Di lasciarci servire.
Di lasciarci colmare.
E di condividere la Parola
E’ una cosa necessaria.
E’ una cosa sana.
Per conoscere Gesù.
Per sapere come la pensa.
E’ questa “l’unica cosa di cui c’è bisogno”.
Ed è la parte migliore,
di cui dobbiamo riappropiarci,
perché ci manca.
Ma se la ritroviamo,
Gesù ci assicura:
Non ci verra’ mai tolta.
Sia benedetto Gesu’,
“Unica cosa di cui c’è bisogno”
Dal Vangelo secondo Luca Lc 10,38-42
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
