Sabato della XVIII settimana del tempo ordinario
Proprio l’osservare i momenti che viviamo in questo tempo,
ci devono fare temere,
di finire davanti ai tribunali degli uomini.
Che non sono solamente le aule di giudizio.
Ma anche i talk-show,
le fiction televisive,
i giornali.
Che continuano l’opera di coloro che hanno trattato Gesù come un malfattore.
E che ancora gridano “crocifiggilo”.
A noi oggi Gesù viene a chiedere il dono della coerenza.
Se veramente riteniamo di aver incontrato Gesù,
e se veramente riteniamo che questo incontro sia importante nella nostra vita,
allora dobbiamo trovare anche il coraggio di difenderlo.
Si soffre e si lotta per chi si ama.
E lo si difende.
Ci viene chiesto oggi la forza della testimonianza.
Anche con le parole,
quando occorre,
dando testimonianza della speranza che è in noi.
Ma soprattutto con le nostre azioni nella vita di ogni giorno.
Senza preoccuparci di finire davanti ai tribunali.
Non ci finiamo forse già davanti ai tribunali?
Portare la Croce al collo,
andare a Messa,
pregare,
ma anche lavorare onestamente, non avere doppi fini,
è più che sufficiente
per far sì che in un battibaleno venga istituito “tribunale-processo-verdetto”.
E pure condanna.
Ma questo accade in famiglia,
con gli amici,
sul lavoro.
Ma anche qui Gesù ci rassicura. “Non preoccupatevi di cosa dire.
Lo Spirito Santo vi insegnerà”.
E se non susciterà in noi
una parola,
susciterà un gesto o un’azione che parleranno per noi.
Gesto o azione che magari un giorno,
senza che neppure lo sappiamo,
in qualcuno,
ricordando,
produrra’ forse un cambiamento.
Lo Spirito Santo e’ il nostro grande alleato.
E’ Lui che dopo averci colmato il cuore,
lo ha rapito,
e ci ha fatto innamorare di Gesù.
E che nei tempi moderni si sta’ formando un popolo nuovo,
capace di raccontare quanto sia bella l’esperienza di Dio,
quanto grande e bello sia il Suo amore.
Non ci lascerà soli.
Non preoccupiamoci dunque,
se ci porteranno davanti ai tribunali.
Lo Spirito Santo,
Lui,
ci farà da avvocato.
E sarà un avvocato brillante.
Sia benedetto lo Spirito Santo paraclito.
Dal Vangelo secondo Luca 12, 8-12
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».