DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Lc.12,54-59 – “come mai questo tempo non sapete valutarlo? “

Venerdì della XXIX settimana del tempo ordinario

“come mai questo tempo non sapete valutarlo? ”
Se ascoltiamo le notizie di tutti i giorni,
lo sconforto fa’ da padrone.
Purtroppo  viviamo in una società in crisi,
che finge non essere così.
L’aver estromesso Dio dalla società fà sì che manchi la sapienza necessaria per valutare le cose,
in tutti i campi :
sociali,
economici,
culturali.
Ma non si deve vedere il tutto in questa maniera.
Quali tempi sono questi?
Sono i tempi della preghiera.
Sono i tempi del ritorno a Dio.
So’ che sembra impossibile,
ciò che affermo.
Ma Dio sà scrivere dritto anche sulle nostre righe storte.
E se la realtà passa come asfalto sopra le nostre vite,
ecco che Dio fa nascere fiori belli anche sopra l’asfalto.
Che bucano l’asfalto.
Noi dobbiamo essere quei fiori belli.
Che fanno vedere al mondo che ancora esiste il “colore”,
che ancora esiste il “calore”.
“Fiori” che dicano “che non sei solo”.
Tutti i giorni qualcuno ritrova la vista dell’anima e si accorge della presenza di Dio.
Dio fà così
In un silenzio che sembra assenza, continuamente lavora,
e si prende cura del suo Regno e del suo popolo.
Tiriamo il fiato dunque,
e ritroviamo le forze.
Riconosciamo questi tempi.
Sono quelli della speranza che producono la certezza.
Il Signore ha cura del suo popolo.
Per quanto esso possa abbandonarlo,
Lui non lo abbandonerà.
Sia benedetto Gesu’,
Dio che non ci abbandona.

Dal Vangelo secondo Luca Lc 12,54-59

In quel tempo, Gesù diceva alle folle:
«Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».