Dal Vangelo secondo Luca Lc 21,12-19
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Mercoledì della XXXIV settimana del tempo ordinario
“dai genitori, dai fratelli, dai parenti, dagli amici”.
Lacrime,
sangue,
amarezze,
tradimenti.
Che arrivano da coloro che ami di più.
Sono prove grandi.
Di fronte alla quale,
forse,
qualcuno può anche decidere di tirarsi indietro,
e di rinunciare.
“Ma chi te lo fa’ fare?”
qualcuno può dirci.
“L’ Amore”,
è la risposta.
E’ l’amore che te lo fa’ fare.
Se veramente hai sperimentato l’Amore del Signore,
la tenerezza di un Dio che conosce anche il numero dei capelli che hai sul capo,
che è sostegno nella giovinezza,
bastone nella vecchiaia,
e che davvero ti ha convinto,
allora non puoi rinunciare a Lui.
Si soffre e si patisce per quello che si ama nel profondo.
Per ciò che abbiamo capito essere “vero”,
e “giusto”.
Si va’ contro il proprio interesse.
Talvolta ci si trova isolati.
Ma si va’ avanti,
perché non c’è alternativa.
C’è una testimonianza da rendere all’Amore.
“Amore”.che non vuoi tradire.
Che non vuoi lasciare solo.
Come racconta il Vangelo,
non occorre andare lontano,
per sperimentare tutto questo.
Basta stare nelle mura domestiche.
Fortunatamente,
almeno per ora,
non siamo chiamati a versare il sangue.
Non qui almeno.
Ma quanto dolore al cuore,
quando ti rendi conto che anche in casa tua,
“l’Amore non è amato”.
Basta non essere d’accordo su qualcuna delle mode del momento,
su uno degli argomenti di attualità,
sui “diritti” tanto sbandierati oggi,
perché si scatenino persecuzioni,
accuse di bigottismo,
e di fanatismo.
E perché in un batter d’occhio,
si formi l’ “aula di giustizia”,
e relativa condanna.
Persino le persone a noi più care,
le troveremo contro.
E d’altronde,
tutto questo non è neppure colpa loro.
In alcuni casi, noi pure
siamo stati così.
Un po’ come San Paolo,
perseguitavo i cristiani.
Chi non ha provato personalmente quanto sia bello stare con il Signore,
non ha colpa,
perché non può capire.
Certe cose,
per capirle,
si devono provare.
Preghiamo per i nostri cari.
Perché sperimentino l’Amore del Signore.
E possano così capirci.
E capire anche,
il fuoco che arde nel nostro cuore.
Sia benedetto Gesu’,
nostro fuoco.