DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Lc.1,39-35 – “Ha sussultato di gioia”

Dal Vangelo secondo Luca Lc 1,39-45

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Martedì della IV settimana di Avvento

“Ha sussultato di gioia”.
È ancora una volta lo “stupore” a caratterizzare il Vangelo.
Stupore manifestato
dalla cugina di Maria,
Elisabetta
Uno stupore grande che sfocia nella gioia più vera:
quella di sentirsi figli amati dell’Onnipotente.

Quando ricevi una visita non prevista,
ma gradita,
il cuore sussulta di gioia.
Vedi il sole anche se magari fuori piove.
Così e’ accaduto a Elisabetta.
Quando i suoi occhi hanno visto Maria,
il sole gli ha illuminato l’anima.
E la gioia l’ha presa tutta.
D’altronde chi altro,
meglio di Maria,
poteva comprendere quello che lei stava vivendo?

E così,
Elisabetta gioisce,
mentre il bimbo nel suo grembo sussulta.
Maria canta il suo magnificat,
a causa di Gesù,
che è ben presente,
anche se in lei,
apparentemente,
ancora non si fa’ sentire.
“Tutto canta e grida di gioia” .
(Salmo 65).

Questo accade quando Maria si mette in viaggio.
Anche oggi Maria è partita.
Avanza
spedita verso casa tua.
Per portarti Gesù.
E con Gesù,
la speranza,
la serenità,
la gioia.
Che forse,
da molto tempo,
non provi più.
D’altronde,
chi meglio di Maria può capire ciò che stai vivendo?

Portare la gioia è la missione di Maria.
Che non solo non ci fa’ mancare il suo appoggio e il suo aiuto.
Ma ci spinge a fare come lei.
Perché possiamo strappare un sorriso dove non c’è.
A portare consolazione dove c’è depressione.

Molti si sentono tristi e vuoti.
Inutili perfino.
Che si mettano in viaggio.
E portino un sorriso dove ora non c’è.
Saranno i primi a sperimentare la gioia di Maria e Elisabetta.
E a vivere il Natale che viene.