Giovedì della I settimana del tempo Ordinario
“Guarda di non dire niente a nessuno”.
Ma come si può non dir niente a nessuno,
mio Gesù,
quando l’incontro con Te ha cancellato la lebbra che ci uccideva?
Davvero non è possibile.
La gioia che si prova nel cuore dopo l’esperienza di Te,
vorremmo comunicarla a tutti.
A squarcia gola vorremmo gridare:
“È vivo!! È vivo!!
Esiste veramente!!
Ciò nonostante,
siamo chiamati a stare in questo mondo.
E pur restando pronti a dare spiegazione della “speranza” ,
dobbiamo imparare a moderare i nostri impeti.
A saperli gestire.
Dobbiamo imparare l’arte dello
“stare attenti”,
apprendere la virtù della prudenza.
Il male infatti,
può cercare di usare anche il buono e il bello che è accaduto nella nostra vita,
per i suoi piani oscuri.
Gia’ in altre occasioni Gesù ci ha invitato a essere
“prudenti come serpenti”
e a non “gettare le perle ai porci”.
A stare attenti a come viviamo,
e a far in modo che il nostro dire sia
“Si,si….no,no”.
Questo per ovvi motivi.
Per evitare che l’amore che nutriamo per il Signore sia scambiato per fanatismo,
scarso equilibrio,
desiderio di protagonismo.
Il secondo motivo
è per evitare che si cerchi Gesù solo per la “sanita’”,
e non per la “santità” .
Che si cerchi solo il guaritore,
“la bacchetta magica”
che risolve i problemi,
e niente più.
Che ci sia interesse solo per la soluzione del “problema fisico”,
mentre l’anima “agonizza” senza che ce ne sia consapevolezza.
A volte,
soprattutto in casa,
dobbiamo muoverci come “elefanti nella cristalleria”.
Ed è davvero difficile.
Ma anche questa arte alla fine impareremo.
E poi speriamo che nel frattempo anche la “cristalleria” si converta.
Lo Spirito Santo è il nostro grande alleato.
Invochiamo allora lo Spirito di prudenza e di consiglio
Sia Lui a suggerirci il da’ farsi e il
come comportarci nelle varie situazioni.
Ci suggerisca cosa dire,
e quando dirlo.
Ci faccia da guida.
Suscitando parole e comportamenti giusti,
da dire al momento giusto.
L’ amare e il ringraziare Dio
passano anche da qui.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 1,40-45
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.