Martedì della II settimana del tempo Ordinario
“I campi di grano”.
E’ un’immagine bellissima,
quella dei campi di grano proposta dal Vangelo di oggi.
tornano in mente le parole del Salmo 65,
quando recita:
“Tutto canta e grida di gioia”.
Perché la “gioia” domina la scena.
Ma ecco che una domanda si forma nel cuore:
” Che cos’è questo campo di grano?”
Questo campo è il passaggio di Dio nella nostra vita.
Le spighe sono il Suo Amore,
la provvidenza,
il necessario,
che ogni giorno Dio ci dona.
Il passaggio di Gesù in mezzo ad esse è una benedizione sulla nostra vita.
Come non ringraziare Dio di ogni Suo beneficio?
Come non ringraziare Dio di ogni singola spiga,
e chicco di grano?
E’ lecito usufruire di quanto il Signore ci mette a disposizione.
È lecito gioirne.
Ed è doveroso ringraziare.
Non è lecito invece abusare,
sciupare,
essere ingrati.
Meraviglioso è poi condividere il tanto ricevuto.
Mettere a disposizione i beni materiali e spirituali che abbiamo.
Perché questo vuol dire amare.
Perché “il campo di grano” e’ l’Amore di Dio.
Esso è per l’uomo.
Non ce ne possiamo privare.
E ancora,
ecco formarsi nel cuore un’altra domanda:
“E’ lecito amare in giorno di sabato?”
Si.
Sempre è lecito amare.
E sfamare i tanti affamati d’amore,
e i compagni che nel nostro amore confidano.
Questo “Amore” nobilita il giorno di sabato,
lo rende sacro.
E bello.
Perché cos’è il giorno di sabato?
Il sabato è la nostra vita.
Quell’unico giorno di sabato è la nostra intera esistenza.
È il giorno in cui Dio deve essere onorato,
rispettato,
amato.
In quel giorno sempre si deve amare.
L’unica cosa “non lecita”,
è non farlo.
Perché “il sabato” è dono di Dio per l’uomo.
Non lo si può profanare.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 2,23-28
In quel tempo, di sabato Gesù passava tra i campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: ” Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?”. Ed egli rispose loro: ” Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!”. E diceva loro: “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato”.