Lunedì della VIII settimana del tempo Ordinario
“Vendi quello che possiedi”
Non tutti dicono di “sì” subito.
Lo sentiamo vicino questo ragazzo.
Troviamo pure noi molta difficoltà a vendere quello che possiediamo
A rinunciare a quello che abbiamo
Gesù aveva amici facoltosi.
come ad esempio,
Lazzaro.
Anche a lui e’ stato chiesto di seguirLo.
E Lazzaro lo faceva.
Ma in altra misura.
In altro modo.
Forse perché Lazzaro non aveva il cuore attaccato alle cose.
Era interiormente libero.
E la ricchezza di cui disponeva
la usava per servire Dio e il prossimo.
Ci sono re e regine,
uomini e donne facoltosi arrivati alle vette della santità,
proclamati santi dalla chiesa,
che ne ha riconosciuto le virtù.
Quindi la richiesta di Gesù,
rivolta anche a noi oggi,
non riguarda solo il “bene materiale”,
ma coinvolge tutto il nostro essere.
Forse perché la vera ricchezza da cui è difficile staccarsi,
e’ quella del proprio “ego”.
Del nostro voler avere ragione.
Delle nostre idee.
Poi c’è anche la ricchezza materiale,
naturalmente.
La tristezza del giovane ricco ci dice quanto lui fosse dipendente da cio’ che possedeva e da ciò che credeva di essere.
Al punto da esserne schiavo.
Questa richiesta di Gesù,
per Lui,
in quel momento,
è stata vista come un ostacolo insormontabile.
Ma non sappiamo se quelle Parole,
successivamente,
non abbiano lavorato,
scavato in quel cuore,
prodotto effetto.
E non gli hanno poi dato la forza,
successivamente,
di dire “si”,
a ciò cui aveva detto “no”.
Ma cio’ che questo giovane insegna,
è a non arrendersi
La vita spirituale e’ un cammino.
E va’ fatta passo passo.
Tanti “no” diventano “si” successivamente.
Non preoccupiamoci dunque,
se non siamo in grado di dire subito “si”.
Pensiamo piuttosto a cosa rispondere.
Oggi Gesù a noi chiede di fare un salto di qualità.
Di metterci in preghiera,
invocare il Santo Spirito,
e farGli la domanda :
“Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?”
Di ascoltare cosa ci dice.
Per cominciare a lavorarci sopra.
E piano piano,
intraprendere quel viaggio che porta alla vita eterna.
Gesù ci aiuterà.
Santa giornata.
Preghiamo per la pace.
A Kiev e nel mondo intero.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 10,17-27
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».