DIOCESI DI CALTANISSETTA

Mt.20,17-28 – “Uno alla Tua destra e uno alla Tua sinistra nel Tuo Regno”

Mercoledì della Il settimana di Quaresima

“Uno alla Tua destra e uno alla Tua sinistra nel Tuo Regno.”
Sembra davvero inopportuna e pure maleducata,
questa donna,
in quella che è la sua richiesta,
fatta a Gesù.
La prima cosa che dobbiamo considerare però,
riguardo a lei,
è che è una madre.
Una madre che ama i suoi figli.
Il suo atteggiamento,
è da imitare.
Imitare nel chiedere il meglio,
per i nostri figli.
Implorare Gesù per essi , perché un giorno, siano con Lui
nel Regno dei Cieli.
C’è qualcosa di strano in questo?
Esiste genitore che non voglia il meglio per i suoi figli?
E cos’è il meglio?
Il meglio e’ Gesù.
Il meglio e’ il Paradiso.
Molti,
anche fra noi,
sono piu’ preoccupati,
che ai propri figli,
non manchino le cose materiali.
Che abbiano fortuna,
successo e salute.
Lavoro e denaro.
Ma a queste cose,
peraltro lecite,
dovremmo aggiungere una preghiera:
“Che diventino santi” .
Che diventino cioè,
veri uomini e vere donne.
Sempre vicini a Dio,
in terra prima,
in Cielo poi..
Essendo cristiani,
siamo genitori di tutti.
“Gli uni per gli altri”.
Dobbiamo occuparci di tutti.
Preghiamo per tutti.
Preghiamo per la salvezza delle anime.
Per coloro che abbiamo tenuto a Battesimo e a Cresima.
Per i nostri cari.
Per gli agonizzanti.
Perché tutti si salvino
Preghiamo ancora per la pace
Che queste due nazioni,
oggi in guerra,
diventini nazione “giuste”,
in grado di far pace.
Che da questa guerra si sprigioni santità e giustizia.
Che queste due nazioni
irradino santità.
E un giorno possano essere,
con tutti i loro figli ,
in Paradiso.
Santa giornata.

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 20,17-28

In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno».
Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».