Annunciazione del Signore
“Rallegrati…. Non temere”
Davvero non sembrano esserci i presupposti per “Non temere”.
Tantomeno per “rallegrarsi”.
Ma Dio è Colui che scrive dritto sulle nostre righe storte.
Dio è il sole che splende sopra le nuvole “nero pece” che si stagliano sopra le nostre teste.
E mentre noi ci affanniamo a vivere,
o sopravvivere,
i Suoi piani si dispiegano.
Al momento giusto,
a un Suo ordine,
un vento nuovo si levera’,
e porterà via le nuvole che ora impediscono la vista del sole.
Ma cosa c’entra la festa di oggi con tutto questo?
Il Vangelo non è mai lontano da noi.
L’Episodio dell’Annunciazione, fa’ pensare che spesso le cose più grandi nascono da quelle infinitamente piccole.
Piccole come la stanza della casa di Maria e come Maria stessa.
Piccole come un semino che feconda la terra,
o il grembo di una donna.
Hanno un periodo lungo di gestazione,
durante il quale,
noi non vediamo o avvertiamo quasi niente,
mentre invece le cose si sviluppano e prendono forma.
Alla fine poi,
al momento opportuno,
quando il tempo sarà maturo,
tutto verrà alla luce e sarà manifesto.
Ma prima di allora,
c’è da passare dal momento del “travaglio”,
e poi del “parto”.
Gli uomini credono di avere il controllo delle cose.
Ma le redini degli avvenimenti li tiene in mano Dio.
Che non ci abbandona,
anche se avrebbe ragione di farlo.
Ed ecco il motivo del “Non temere”,
e addirittura del “Rallegrati”.
Non sappiamo come tutto si svolgerà.
Ma la Parola di Dio è degna di fede.
Non sappiamo i “dolori del travaglio” e quelli del “parto” cosa saranno,
in cosa consisteranno,
quanto dureranno.
Noi con la nostra preghiera possiamo e dobbiamo svolgere il ruolo dell’ “ostretica”,
affinché tutto il “parto” avvenga il più velocemente possibile e nel migliore dei modi.
Perché in ogni cosa,
noi abbiamo il nostro ruolo,
e la nostra missione da svolgere.
Ringraziamo Dio per il Suo piano di salvezza.
Ringraziamo Gesù per essersi fatto uomo,
Maria per il Suo “si”,
l’angelo per il suo servizio.
Pace in terra agli uomini,
tanto amati da Dio.
Preghiamo Maria per la pace
In questo giorno particolare,
a Lei dedicato,
la Russia e l’Ucraina saranno consacrati al Cuore Immacolato di Maria❤️.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 1,26-38
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.