Mercoledì fra l’ottava di Pasqua
“Lo riconobbero”.
È un po’ il problema di tutta l’umanità quello della “miopia” .
Dio cammina sempre al nostro fianco,
lungo tutto il sentiero della nostra vita.
Ci è sempre accanto.
Perché è vivo e presente,
così come vivo e presente era quel giorno,
mentre camminava e discuteva,
verso Emmaus.
Ma stentiamo a riconoscerlo.
Durante tutta la nostra esistenza Lui cammina fianco a noi.
Ma non lo riconosciamo.
Talvolta lo ignoriamo al punto tale da spingerlo a rimproverarci,
e a dirci:
“Stolti e lenti di cuore nel credere in tutto ciò che hanno detto i profeti.”
Sembra quasi sbalordito Gesù,
nel vedere che noi non riusciamo a capire che anche la nostra vita,
anche quella più “provata”,
è una “profezia”.
Profezia per le persone che abbiamo accanto.
Profezia dell’Amore di Dio.
Perché Dio passa in essa.
In essa si fa’ “presenza”.
“Presenza” che e’ aiuto.
Che è Provvidenza.
Che è misericordia.
“Presenza” che talvolta si nasconde nella casualità di “un’incontro”,
nella bellezza di un’esperienza,
o nella durezza di una prova.
E attraverso essa,
raggiunge gli altri.
“Resta con noi perché si fa’ sera”.
dobbiamo far nostra questa frase.
Perché è preghiera.
È la preghiera dell’umile,
che ha compreso che,
se Lui se ne va’,
se lasciamo che passi oltre,
la vita diventa notte e buio.
Se lo invitiamo a rimanere,
Egli si fermerà
banchettera’ con noi”.
E nello “spezzare il pane lo riconosceremo”.
Perche’ quel gesto d’Amore,
lo compie solo Lui.
Gli occhi dell’anima allora,
lo vedranno,
e riconosceranno ogni singola volta che,
facendoci fare un’esperienza,
facendoci fare un ‘incontro bello,
sostenendoci in un momento brutto,
non lasciandoci soli,
ha spezzato il “pane” per noi,
nella nostra vita.
Fratelli e sorelle carissimi,
ancora il Signore non si è stancato di noi.
Ancora cammina con noi.
Ancora spezza il pane.
Il “pane” della Parola,
il “pane” dell’Eucarestia.
Non priviamoci di questo “Santo Pane”.
Che si moltiplicherà,
come nel giorno della “moltiplicazione dei pani e dei pesci”.
Sfamera’ tanta gente.
E in noi,
nella nostra vita,
si sarà realizzata la “Profezia”
dell’Amore di Dio,
che “passa” e che “resta”.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 24,13-35
Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana,] due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.
Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.