Venerdì della III settimana
Fatti bene i conti in tasca,
dice il Signore.
Vedi se hai investito nella parte giusta, guarda se ciò che hai fatto è furbo.
Ragiona, pianifica. Dove stai accumulando energie e potenzialità, in chi o in che cosa stai investendo?
Dov’è il tuo tesoro? L’unico valore che rimane, che non crolla, che non si deprezza e si inflaziona è l’amore di Dio per te. Custodiscilo, fallo crescere, alimentalo, proteggilo dalle tante (troppe) distrazioni che ci allontanano dall’essenziale. Cosa o chi illumina il tuo percorso? Dove prendi la luce per camminare nei momenti (inevitabili) di tenebra? Se la luce che seguiamo è tenebrosa, il giudizio degli altri, il nostro narcisismo, il vittimismo, dove vuoi che ci conduca? Lasciamoci affascinare, convincere, convertire: Dio solo è il tesoro prezioso e la Parola lampada ai nostri passi. Una piccola fiamma illumina una fitta tenebra e noi sappiamo bene dove accendere quella luce in noi stessi.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 6,19-23
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».