Santi Pietro e Paolo, Apostoli
“Ma voi chi dite che io sia?
La prima domanda che viene rivolta ai discepoli ha attraversato i secoli ed è quanto mai attuale: chi è per la gente Gesù di Nazareth? Ancora oggi troviamo numerose risposte su diversi livelli: un rivoluzionario, un ebreo osservante ma in opposizione alle gerarchie ecclesiastiche del tempo, il primo socialista e così via dicendo․․․
Questi temi, seppure interessanti e degni di approfondimento, possono distrarre dalla relazione personale con il Maestro.
Gesù allora pone ai suoi discepoli e a noi oggi una domanda diretta, che apre a una dinamica non solo relazionale ma anche esistenziale: “Chi sono io per te?”
Non deleghiamo ad altri né diamo mai per scontata la risposta ma continuamente nel silenzio della preghiera interroghiamoci sulla nostra relazione con Gesù Cristo perché possa meglio conoscerlo e così meglio seguirlo e meglio amarlo.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 16,13-19
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».