Mercoledì della XVIII settimana del tempo ordinario
Non può occuparsi di questa donna pagana che le grida contro, non scherziamo.
Il Padre gli ha affidato un compito oneroso, straordinario: condurre le pecore di Israele verso Dio, pastore di Israele.
Dopo, forse, chissà, potrà occuparsi anche delle altre pecore, quelle fuori dal gregge.
E anche, eventualmente, di donne come questa cananea che sbraita pensando di convincere il santone urlando e disperandosi.
Così Gesù tira dritto, l’urgenza dell’annuncio lo divora.
Ma insiste, la donna, e questa volta, cambia atteggiamento, chiede, elemosina.
Gesù si ferma per spiegare le sue ragioni.
Che la cananea accetta: ha ragione, questo saggio giudeo, lei non è ebrea, lei non sa nemmeno chi sia questo galileo, vuole solo un miracolo, chiunque lo compia.
E non gli chiede il pane dei figli – come potrebbe? – ma le briciole che cadono dal tavolo.
È stupito, ora, il Signore: quanta fede in questa straniera!
E cambia idea, ora. Accoglie una nuova prospettiva e le dona quanto ha chiesto.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 15,21-28
In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco, una donna cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.