BEATA VERGINE MARIA ADDOLORATA
‘’Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala”.
Sembra che il Vangelo di Giovanni voglia suggerirci una verità per tutti noi: così come Gesù non è solo nell’esperienza della Croce perché c’è sua Madre ai suoi piedi, così ognuno di noi deve ricordarsi che per vocazione, per esplicita missione di Dio, Maria è ai piedi delle nostre croci.
Contemplare quindi Maria addolorata non significa solo solidarizzare con l’atroce dolore di una madre che vede morire il proprio figlio, ma è guardare con gratitudine questa Madre che non è più solo la Madre di Gesù, ma anche la Madre nostra:
“Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!»”.
L’atteggiamento di Giovanni diventa allora la grande lezione per tutta la Chiesa e per ogni cristiano: Maria non va lasciata in ostaggio di qualche santuario o di qualche festa di paese.
Va portata in casa, nella nostra quotidianità.
La gente semplice questo l’ha sempre saputo, per questo la preghiera a Lei era ciò che radunava le famiglie, ciò che infondeva coraggio, ciò a cui ricorrere nei momenti della prova.
Mi domando se oggi è per noi ancora così. Se per noi continua a realizzarsi la tenerezza di questa annotazione del Vangelo: “E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa”.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 19,25-27
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!».
Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!».
E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.