Mercoledì della XXVIII settimana del tempo ordinario
Cio’ che trasmette oggi,
questo Vangelo,
è che “Dio è gratis”.
È “esentasse” Gesù.
Che oggi grida :
“Guai a voi
farisei,
che pagate la decima sulla menta,
sulla ruta e su tutte le erbe,
e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio”.
Le “tasse da pagare” sono quanto di più antipatico ci possa essere.
Soprattutto quando non vedi l’utilità in tutto questo,
perché quanto richiesto viene impiegato male.
La cosa triste,
che oggi fa’ gridare Gesù,
è che c’è un mucchio di gente che vive la propria religiosità come fosse “una tassa”
da pagare a Dio.
“Bisogna pregare”,
“bisogna andare a Messa”
“Bisogna….”
La fede del “bisogna”,
alla fine è la fede del “sepolcro”.
Quella “che non si vede
e su cui si passa sopra senza accorgersene”.
È una fede morta,
che non è in grado di produrre frutti,
né per noi né per altri.
Nella nostra fede deve invece circolare l’aria sana dell’amore.
Questo amore circola quando tu scopri Gesù vivo e risorto,
che vive accanto a te.
Quando ti accorgi che non è più un estraneo,
un Dio lontano e assente,
ma un Dio gioioso e giocoso,
vivo e vero,
che si prende cura di te.
Allora ecco che tu ti troverai a fare tutte le stesse cose di prima,
ma con un cuore diverso.
Andrai ancora alla Messa,
ma non sarà più perché devi “pagare tassa” a Dio,
ma sarà per Amore.
Arriverai puntuale,
ascolterai l’omelia e parteciperai,
perché la Messa avrà acquistato il giusto significato.
Addirittura cercherai di andarvi il più possibile.
Tutti i giorni addirittura,
cercherai di parteciparvi.
Perché l’amore ti spinge a cercare di stare il più possibile con Colui che hai scoperto vivo accanto a te.
Così e’ con la preghiera.
E tutte le cose che riguardano Lui.
Inizierai a studiare.
Vorrai sapere.
Parteciperai a ritiri e pellegrinaggi.
Che ti riempiranno al punto di
spingerti a parteciparvi ancora.
E lo farai con gioia e amore.
Perché la tua fede diventerà la vita.
E produrrà frutto.
Talmente grande,
talmente abbondante,
che sarai tu a voler pagare “la decima” dei frutti che essa produce.
E oltre alla “decima” ,
offrirai anche il restante “novanta”,
il cento per cento.
Perché quello che vivrai non vorrai tenerlo per te.
Non sarà possibile.
Ma vorrai donarlo,
e donarlo con gioia.
E Amore.
Perché fratelli e sorelle,
l’amore di Dio è gratis.
Donarlo riempie di gioia chi lo fa’.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 11,42-46
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi».
Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».