MERCOLEDÌ DELLA SETTIMANA SANTA
Il Maestro ti manda a dire:
farò la Pasqua da te con i miei discepoli.
Farà la Pasqua da te, il Signore, se lo accogli. Da te che leggi, da te che hai preso in mano la tua vita di fede.
E non importa quanto sia grande o in ordine la tua casa, non importa nemmeno se tu ne sia degno, se ne sia o meno pronto.
Verrà, il Maestro, credici.
Questa Pasqua che ci accingiamo a vivere, in questo anno così particolare,
in questo momento così
drammatico,
può davvero cambiare la tua vita,
colmarla della presenza luminosa del Dio di Gesù.
È sua l’iniziativa, è il Signore che desidera ardentemente abitare il tuo cuore, illuminare le tue scelte, orientare il tuo cammino: accoglilo, lasciagli condurre la tua vita, affidati, fidati.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 26,14-25
In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.
Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».