Giovedì fra l’ottava di Pasqua
I discepoli di Emmaus parlano del risorto e il risorto appare!
Quando annunciamo Gesù con convinzione, quanto raccontiamo di Lui a chi ci sta accanto il Signore viene!
E porta la pace.
Non la pace del mondo, non la pace fatta di armistizi, non la pace che è mesta rassegnazione, ma la pace che solo il Signore ci sa donare…
Ma è troppo bello per essere vero e gli apostoli dubitano: è reale Gesù, è un fantasma? Il Signore mangia con loro:
è reale, è presente, è lui.
Non stiamo annunciando un fantasma smarrito fra le pieghe della storia ma Gesù di Nazareth morto e risorto!
È concreta la nostra fede, non si fonda su fiabe ma su fatti!
Se accogliamo la presenza del Signore egli ci apre all’intelligenza delle Scritture, alla comprensione della Parola di Dio che ci permette di leggere ed interpretare il mondo e ciò che viviamo.
Solo così possiamo annunciare al mondo il vangelo della presenza di Dio e diventare testimoni credibili della conversione e del perdono dei peccati che noi per primi abbiamo sperimentato.
Lasciamo che il Signore risorto ancora ci stupisca e ci spalanchi la mente all’accoglienza della Parola!
Dal Vangelo secondo Luca Lc 24,35-48
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».