DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Gv 6,22-29

Lunedì della III settimana di Pasqua

Fugge, il Maestro.
La folla lo vuole fare re. Giusto, e ci mancherebbe altro!
Chi di noi non vorrebbe un governo che ci dà da mangiare invece di bastonarci con le tasse?
Lo vuole fare re.

Poco importa cosa Gesù dice, cosa chiede, poco importa chi dice di essere:
facciamolo re e risolviamo ogni problema.

Gesù fugge, stordito dalla reazione della folla.
Il più eclatante fra i suoi miracoli, raccontato sei volte dagli evangelisti, diventa il peggiore dei suoi segni, l’inizio del declino del Signore.

Aveva sperato, con quel gesto di compassione, che i discepoli e la folla infine capissero.
Per superare la miseria e la ristrettezza occorre imitare il gesto dell’adolescente che condivide quello che possiede.
La folla, invece, ha capito l’esatto contrario:
ecco qualcuno che ci risolve i problemi senza bisogno di chiederglielo!

È stordito, il Signore, rattristato…
Capirà mai l’uomo? Ora Gesù viene raggiunto dalla folla quasi offesa, ma non ha nessuna voglia di parlare.
Si convince e tenta ancora una volta: cerca di ragionare, di spiegare.
Dio non va cercato perché riempie la pancia ma perché colma il cuore…

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 6,22-29

Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».