DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Mt. 5,1-12

Lunedì della seconda settimana

“Beati”
Sono stati scritti libri su questa pagina bella di Vangelo.
Questo brano è una miniera d’oro.
Quando credi di aver esaurito l’ultimo filone,
ecco che ne scopri un’altro.
Ma questa pagina è pura stoltezza per il mondo,
che definisce “sfigati”,
non “beati”,
le persone indicate da Gesù.
E’ follia per il mondo,
che ha le “sue proprie beatitudini” :
beati i furbi ;
beato chi si arrangia anche a danno del prossimo ;
meglio ladri che secondi ;
primo io e poi tu ;

È motivo di scandalo,
per il mondo,
questo brano di Vangelo.
Ma esso in realtà è “profumo di Dio”.
Ed è di grande consolazione per chiunque lo legge,
se ha il cuore retto,
e come i salmoni,
lotta contro la “corrente del fiume del mondo”,
che trascina alla deriva.

Gesù oggi viene a dirci che Dio ha uno sguardo “giusto” sulle cose.
Vede “dritto” ciò che è “dritto”.
E “storto” ciò che è “storto”.
Il mondo ha stravolto il giusto modo di vedere.
Ma per Dio non è così.
Vede le sofferenze,
le frustrazioni,
le ingiustizie.
E ci chiama “Beati” ,
non “sfigati”.

Sentiamoci “Beati”
se oggi,
di buon mattino ci alziamo per andare a lavorare e a fatigare anche per chi poi non mostra riconoscenza.;

Sentiamoci beati se anche oggi saremo fedeli al nostro matrimonio,
anche se andato in fumo,
anche se difficile,
e tutti ci dicono “pazzi”;

Sentiamoci “Beati” se pur potendo “frodare” non lo facciamo,
e ci sforziamo di essere onesti;

Sentiamoci beati se anche oggi,
nel 21′ secolo ancora crediamo in Dio,
e cerchiamo di onorarlo con preghiere,
suppliche e ringraziamenti;

È grazie all’impegno e al sacrificio degli “sfigati” che il mondo ancora gira.
È grazie alle preghiere e alle sofferenze degli “sfigati” che il mondo ancora esiste.
Ci sarà un momento in cui le cose si vedranno per quello che realmente sono.
In quel giorno il mondo smetterà di chiamarci “sfigati.
Ci chiamerà” beati”.

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 5,1-12a

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».