SAN BENEDETTO, ABATE E PATRONO D’EUROPA
È pericolosa la ricchezza,
perché promette ciò che non è in grado di mantenere: la felicità. Quante volte immaginiamo che un po’ più di soldi ci cambierebbero la vita!
In parte è vero, nel senso che saremmo più tranquilli per futuro. Ma, in realtà, la ricchezza è un bene fragile e, soprattutto, non colma il desiderio di pienezza che Dio solo può colmare.
Gesù non è un classista: fra i suoi discepoli ha accolto persone facoltose come Giuseppe di Arimatea e persone povere.
Pietro e gli altri, davanti alla radicalità della scelta che Gesù propone, sono spiazzati: come è possibile salvarsi?
I discepoli hanno lasciato molto: hanno lasciato lavoro e famiglia per dedicarsi a tempo pieno al Signore e al Regno.
Gesù li rasserena: non è perso il loro tempo, riceveranno cento volte tanto.
Pensaci, amico lettore: il fatto di avere seguito il Signore ti ha portato davanti a delle scelte e a delle rinunce, a volte anche dolorose. Eppure, se siamo onesti, possiamo già dire di avere ricevuto cento volte tanto: in amicizia, in serenità, in luce, in speranza, in affetto, in pace, in intensità, in gioia, in calore umano…
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 19,27-29
In quel tempo, Pietro disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».