Martedì della terza settimana
I “guai” elencati da Gesù
nel Vangelo di oggi
sono l’accorato appello di chi ama.
Gesù sta dicendo in fondo che nelle città dove Egli ha compiuto più miracoli c’è stata meno conversione, e che altre città e altre persone se avessero avuto la stessa sovrabbondanza di grazia certamente si sarebbero convertiti.
Gesù sta facendo l’amara esperienza che tante volte facciamo noi stessi nella vita:
le persone e le situazioni a cui dedichiamo più tempo e più cura molto spesso ci deludono.
Ma a volte le persone che deludono siamo noi stessi quando non ci rendiamo conto di tutto il bene che abbiamo ricevuto e la superficialità del come abbiamo corrisposto.
Ecco allora che il Vangelo di oggi
ci dà due indicazioni:
non rimanere eccessivamente male quando il nostro bene sembra andare perduto perché viene sprecato; anche a Gesù è capitata questa amara esperienza, e provare una cosa simile ci fa sentire più vicini a Lui.
La seconda cosa è smettere di essere noi quelle persone che sprecano il bene ricevuto senza mai prendere una posizione davanti ad esso, senza mai realmente convertirci.
Infatti il vero scopo del bene è cambiarci la vita, ma nessuno può cambiarti la vita se non accetti il cambiamento.
È il grande peso della libertà che il Signore ci ha dato e che tante volte usiamo male.
Dio però non si stanca di amarci e di darci sempre la possibilità di una svolta.
Non è mai troppo tardi.
#dalvangelodioggi
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 11,20-24
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».