DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Mt. 12,1-8

Venerdì della terza settimana

«Misericordia io voglio”
“Perché i Tuoi discepoli fanno questo in giorno di sabato?”,
sembrano chiedere i farisei,
che davvero non capiscono.
“Proprio perché sono i miei discepoli”,
sembra rispondere Lui.

Com’è diverso l’atteggiamento di coloro che seguono Gesù,
rispetto a coloro che invece seguono il mondo!!!.
Che continuano a non capire,
perché hanno il cuore chiuso.

Ancora molti oggi ci criticano,
perché,
noi,
discepoli “affamati” di Gesù,
continuiamo a scendere nel “campo di grano”.
Andiamo a Messa tutti i giorni,
o almeno quando possiamo;
ci avviciniamo ai sacramenti,
preghiamo….
mentre i moderni farisei di oggi,
dicono:
“Guardateli.
Sono sempre in Chiesa….
Sempre a pregare….
E sono uguali agli altri che non lo fanno.
A volte sono anche peggio”….

È vero che siamo come gli altri,
talvolta peggio.
Ma quello che loro non capiscono è la “differenza”.

La “differenza” fra chi è discepolo di Gesù e chi non lo è,
è che il discepolo di Gesù
riconosce di essere peccatore,
e peccatore bisognoso.
Ne ha preso coscienza.
Sa” di non essere santo.
Per questo così tanto,
va’ in chiesa,
e si accosta ai sacramenti.
Per questo si mette in preghiera.
Non perché e’ “buono”,
ma perché ha capito di non esserlo,
e vuole diventarlo.
Perché riconosce di essere bisognoso di misericordia.

Il campo di grano del brano di oggi,
è simbolo della Misericordia di Dio.
In quel campo di grano vogliamo immergerci.
E vogliamo farlo sempre di più.
Non solo in giorno di sabato.
Ma ogni qual volta ci è possibile.
E’ del pane che nasce dai chicchi di quelle spighe che noi abbiamo fame.
Non perché siamo migliori.
Ma perché sentiamo il desiderio di diventarlo.

I discepoli di Gesù mai a nessuno impediranno di entrare in quel campo di grano e di nutrirsi.
Ma saranno felici anzi di condividerne le spighe.
È aperto a tutti quel campo di grano.
Nessuno escluso.

Purtroppo taluni mai vogliono scendervi.
Non solo in giorno di sabato.
Ma in nessun altro giorno della settimana.
E criticano chi lo fa’.

Ma noi non lasciamoci scoraggiare,
da chi vorrebbe vederci smettere di andare in quel campo.
Preghiamo anzi di diventare noi una spiga di quel campo.
E di portare frutti di santità.
Perché anche ad altri venga fame di vita eterna,
riconoscano la propria miseria.
Entrino dentro,
siano sfamati,
e trovino misericordia.

da ‘ilvangelodioggi’

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 12,1-8

 In quel tempo Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».