SAN GIACOMO, APOSTOLO
Oggi la Chiesa celebra la presenza di san Giacomo il Maggiore,
fratello di Giovanni,
nativo di Betsaida,
primo fra gli apostoli ad essere martirizzato.
La vita di Giacomo è stata breve, brevissima.
Non ha visto quello che è successo dopo la resurrezione di Gesù.
Non ha assistito a quel momento magnifico e tumultuoso in cui le comunità sono sorte grazie all’opera di Paolo.
Non ha visto il seme del Vangelo portare frutto.
Giacomo è stato il primo a morire, come il Signore, dopo Stefano.
Il primo lui che è stato fra i primi.
Che ha seguito Gesù nei momenti più intensi, particolari, essenziali.
Gesù lo ha voluto con sé, spesso, forse perché voleva che la sua breve vita fosse intrisa di stupore.
E noi oggi, ancora andiamo in pellegrinaggio su quella che la tradizione vuole essere la sua tomba, a Santiago.
Buffo: non ha avuto il tempo materiale per annunciare Cristo da vivo, lo fa ora,
con stupefacente efficacia,
da morto, attirando a sé folle e folle di pellegrini.
Non importa se siamo dei grandi evangelizzatori.
Ciò che ci viene chiesto è di essere anzitutto dei discepoli autentici.
Anche da morti potremo annunciare il Vangelo.
dal commento di Paolo Curtaz
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 20,20-28
In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».