Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Lc 17,33
La forza per donare la propria vita è Spirito Santo, che opera in ciascuno di noi e ci spinge a vivere in pienezza, cioè ad amare senza misura.
Egli spinge a dare e a perdonare, ad accogliere e a raggiungere gli altri, a cercare e a lasciarsi trovare.
È Spirito Santo che in noi diventa preghiera, cioè dialogo fiducioso di figli con il Padre più tenero e amoroso.
È Spirito Santo che, se glielo permettiamo, agisce in noi per farci assomigliare a Cristo, non nell’aspetto esteriore ma nel vivere per amore fino alla fine.
È Spirito Santo che ci fa essere silenzio per ascoltare le sofferenze dei fratelli e i silenzi dell’umanità.
Dio vi benedica tantissimo.
#Dio/TiAma#
Dal Vangelo secondo Luca Lc 17,26-37
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi»