Mercoledì – VI settimana di Pasqua
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Commento e riflessioni
In questi giorni il Vangelo ci sta facendo meditare sulla terza persona della santissima Trinità: lo Spirito Santo.
Lo Spirito non è qualcosa ma Qualcuno, come chiarisce il pronome personale.
È la “Persona-Amore”, la “Persona-Dono”, come diceva Giovanni Paolo II (Dominum et vivificantem, 10).
Gesù presenta lo Spirito come Colui che guida – tutta la Chiesa e ciascuno di noi – e dona di scoprire, passo dopo passo, tutta la verità, cioè il progetto che Dio ha su di noi.
La verità non è una formula astratta né una dottrina arida ma la luce che rischiara la storia personale e collettiva.
Questo cammino non è sempre facile, non sempre appare come una tranquilla passeggiata, a volte lo Spirito ci condurrà nel deserto, come ha fatto con Gesù, subito dopo il battesimo.
Niente paura.
La vita è un mistero da scoprire.
Vocazionale Camilliani
Rifletto
Quando ti sei accorto di aver camminato e fatto progressi mentre pensavi di esser fermo?
In quale occasione qualcuno ti ha aiutato a comprendere e riconoscere la verità?