Mercoledì – VII settimana del T. O.
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».
Commento e riflessioni
La preoccupazione di Giovanni sembra zelo nei confronti del Signore ma in realtà è una patologia che Gesù cerca di correggere immediatamente.
La fede non è un bene da custodire con gelosia, ma da mettere a disposizione di tutti. Dovremmo essere felici che Dio opera anche fuori dai nostri schemi e agisce fuori dal nostro seminato.
Ovunque c’è un uomo e una donna che mettono in pratica il Vangelo lì agisce la potenza di Dio e questo non può che renderci felici.
Basta guardare la storia di molti santi e accorgersi come Dio ha operato anche fuori dai tradizionali schemi. Come può ad esempio una donna e una madre diventare a un certo punto monaca di clausura e vivere un’esperienza mistica e cristiana talmente tanto straordinaria da lasciare un segno indelebile nella storia della Chiesa?
Eppure questa è la storia di Santa Rita, invocata come santa delle cause impossibili forse proprio per quell’impossibilità di cui sembra fatta la sua storia personale.
Chi può mettere un limite a Dio?
Giovanni?
Noi?
Ha ragione Gesù, non si può essere gelosi del bene, ma solo felici ovunque esso si manifesti.
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Don Luigi Maria Epicoco
Rifletto
Il tuo gruppo è aperto?
Come si comporta con le nuove persone?
A partire da quali criteri sono accolte o escluse?
Come potresti estendere al di fuori dal tuo gruppo l’azione salvifica di Gesù?