DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo secondo Matteo 11, 28-30

“Venerdì – XV settimana del T.O.”

In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Commento e riflessioni

Per Dio la cosa più importante è l’uomo,
il bene dell’uomo.

Non c’è Tempio, non c’è giustificazione che regga …
è gioia e responsabilità per noi …

Questa è una richiesta esigente.
Rispettare le leggi compiere un sacrificio hanno un loro momento finale.
L’amore non ha mai fine.

Ed essa rimane comunque l’unica realtà da rispettare assolutamente.
È la priorità su tutto.

Ma amare significa adattarsi alle circostanze, essere duttili e misericordiosi. l’amore è più difficile, più esigente perché l’amore non ha mai fine.

E noi siamo chiamati a questo, a grandi cose.
Rendendoci capaci di considerare le situazioni, di giudicare e di decidere sempre per il maggior bene.

Rete Loyola (Bologna)
Rifletto
Come vivere questa chiamata alla felicità nella mia quotidianità?