“Mercoledì- XXX settimana del T.O.”
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Commento e riflessioni
Stretta è la porta.
E impone di scrollarci di dosso
i pesanti fardelli dei nostri falsi perbenismi,
della nostra vuota religiosità,
della nostra operosità iniqua,
del fare tutto per un qualsiasi altro motivo
fuorché per amore.
E lasciare spazio a una sola cosa:
conoscere Cristo
e lasciarsi conoscere da Lui.
Perché è terribile sentirsi dire:
“In realtà io non ti conosco”.
CarezzadelloSpirito
@donfrancescoargese
Rifletto
Dentro cosa vivo oggi?
Dentro cosa desidero essere?
In quali situazioni sono sulla soglia?