VENERDÌ 20 AGOSTO San Bernardo
Dalla Bibbia erano stati estratti ben 613 comandamenti ed era quindi necessario stabilire un ordine e una gerarchia.
Ogni buon maestro dava la sua interpretazione e Gesù viene chiamato a fare lo stesso.
Ma Gesù lascia tutti senza parole.
Il Suo atteggiamento è diverso, la Sua risposta scardina il sistema legalista in cui sono imprigionati i Suoi interlocutori.
Quello che Gesù propone non è semplicemente il primo comandamento a cui seguono tutti gli altri, ma è quel comandamento a partire dal quale tutto il resto prende forza, direzione e significato.
Amare Dio e amare il prossimo come se stessi, non sono le prime note dell’armonia, ma la chiave posta all’inizio del pentagramma che permette di decifrare tutto il resto.
Togli la chiave e avrai solo cinque righe e un po’ di macchie di inchiostro sparpagliate a caso.
Un secondo motivo di novità della risposta di Gesù, sta nell’aver unito due notissimi testi dell’Antico Testamento (Dt 6,4-8 e Lv 19,18), che in questo accostamento geniale di Gesù rappresentano la dimensione verticale e orizzontale dell’amore.
Mentre la domanda dell’esperto chiedeva un solo comandamento, per Gesù il cuore pulsante di tutta la Scrittura Sacra – la legge e i profeti – si riassume nell’amore a Dio che si manifesta nell’amore al prossimo.
Eccola: questa è la chiave da mettere in cima al nostro rigo musicale!
Una chiave completa, che ci sottrae dagli incensi dell’intimismo spirituale e dalle secche dell’attivismo frenetico.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 22,34-40
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «”Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti»