Mercoledì della VII settimana del tempo Ordinario
Può la gelosia impadronirsi dei ragionamenti di un credente? Assolutamente si, e il vangelo di oggi sembra darne testimonianza
La tentazione di escludere l’altro quando non è nella nostra zona di controllo è sempre forte, e quando ciò accade nella Chiesa è indice che ci troviamo in un ambiente chiuso.
Un credente sa che lo Spirito soffia dove vuole, e agisce anche fuori dai nostri recinti. La vera domanda è se siamo disposti ad accorgerci dell’azione dello Spirito ovunque essa si manifesti e a lasciare che faccia ciò che ha in mente.
C’è però un criterio di giudizio nel capire che è realmente opera dello Spirito, ed è Gesù stesso a darcene conto: “Non glielo vietate, perché non c’è nessuno che faccia qualche opera potente nel mio nome, e subito dopo possa parlar male di me. Chi non è contro di noi, è per noi”. Ecco come si fa a capire se è davvero lo Spirito: tutto ciò che viene da Dio non può poi parlare male di Cristo, e del Suo corpo, che come ci insegna San Paolo, è la Chiesa. Quindi nel proliferare di esperienze cristiane, carismatiche, movimenti mariani, apparizioni, gruppi di preghiera, l’unico modo che abbiamo di capire se sono davvero dalla parte di Dio è accorgerci se queste esperienze nel vivere la preghiera, i segni, e tutto ciò che li caratterizza, alla fine non si pongono al di fuori della Chiesa stessa, mettendosi contro Cristo stesso. E delle volte si possono dire molti rosari, fare grandi pellegrinaggi, partecipare a raduni immensi di fedeli e poi sentire parlare male del Papa, dei Vescovi, della Chiesa, mettendo in maniera diabolica insieme chiavi di lettura distorte della realtà. I veri santi possono anche criticare la Chiesa, ma non ne conosco nessuno che si sia messo fuori di essa, o peggio ancora che dica “sono io la vera Chiesa”. Uomini come Padre Pio o don Dolindo Ruotolo riderebbero di gusto davanti a certi profeti autoproclamatisi tali.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 9,38-40
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».