“ Vieni e vedi “
In questi due verbi è riassunta la missione che abbiamo tutti quanti noi cristiani.
Sono due imperativi rivolti dapprima a noi stessi e, poi, alla nostra missione di evangelizzatori.
Quando un fratello è scettico, parla male “ per sentito dire “, per “ slogan preconcetti “, della Chiesa, di Gesu’ ( “ da Nazaret può venire qualcosa di buono “? ), il nostro compito è quello di dirgli “ vieni e vedi “, cioè di invitarlo non a parlare in base a pregiudizi acquisiti ma di iniziare a seguire il Maestro ( “ vieni “ ) per sperimentare di persona ( “ vedi “ ) cosa sia la fede.
Solo se “ vieni “, inizi a frequentare la comunità, partecipi alla messa, ti dedichi alla lettura del Vangelo, puoi capire che la fede non sono le “ frasi fatte “ che senti dall’esterno ma è seguire un Qualcuno che si è fatto ammazzare per la tua Redenzione e per la tua Salvezza.
Quando comprendi cio’ intellettualmente e, soprattutto, lo sperimenti in un dialogo quotidiano con il Signore, “ vedi “ qual è la realtà e, giorno dopo giorno, scoprirai cose nuove, guarderai il mondo con occhi diversi e ti meraviglierai dei miracoli che accadono dinanzi ai tuoi occhi; miracoli, di cui, fino ad oggi, non ti eri accorto perché non vedevi.
La “ conversione “ è “ un cambio di sguardo “, che si affina sempre di più e ti consente di vedere, a mano a mano, cose sempre più grandi.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 1,43-51
In quel tempo, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».