DIOCESI DI CALTANISSETTA

Dal Vangelo Mc 8,11-13

Lunedì della VI settimana del tempo ordinario

Molti di noi sono convinti che la fede nasce dai segni.
In realtà questo tipo di convinzione è pericolosa per almeno un paio di motivi.

Il primo è che se la fede dipende dai segni, allora appena finiscono i segni finisce anche la fede.

E il secondo motivo è ancora più serio perché la ricerca di segni è in realtà “tentare Dio”.
Infatti se tu sei convinto che Dio è tuo Padre e ti ama, e che Gesù ha dato la vita per te, che senso ha chiedere altri segni?
Se li domandi è perché in fondo tu non ci credi veramente.

Su questa incredulità, che molto spesso nasce dal dolore e dalle ferite della vita, il demonio costruisce i suoi ragionamenti perversi per convincerci o che Dio non esiste, oppure che se esiste in realtà non ci ama.

Ecco perché Gesù non asseconda la richiesta dei farisei nel Vangelo di oggi
C’è però da dire che proprio perché siamo amati il Signore non ci lascia senza prove di questo amore, senza i segni di questa dedizione vera che ha nei nostri confronti.

Ma questi segni sono un dono gratuito Suo e non una pretesa nostra, e molto spesso ce li concede quando ne abbiamo bisogno.
E chi conosce davvero il nostro cuore i nostri bisogni se non Lui?
Allora lasciamo fare Lui e non ostiniamoci noi.

Dal Vangelo secondo Marco Mc 8,11-13

In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno».
Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.