Giovedì della V settimana di Quaresima
“Non vedrà la morte in eterno”
Non solo i Giudei,
si sarebbero scandalizzati,
sentendo il discorso fatto da Gesù nel Vangelo di oggi,
ma anche molte persone nei nostri giorni attuali,
compresi pure molti cosiddetti “credenti”,
pronti sempre ad unirsi alla fila di coloro che raccolgono “le pietre” da scagliare contro la Chiesa e Gesù.
Sono molti gli argomenti di cui oggi è difficile parlare,
soprattutto se questi riguardano “valori etici”.
Con chi ripone tutte le sue speranze in questa unica vita,
poi,
quello della “morte” è argomento veramente difficile da affrontare.
Certo,
questo è un argomento serio.
Non si può scherzare su esso.
Ma Gesù non è un millantatore.
Non deve venderci qualcosa.
Lui conosce bene l’argomento.
E le cose che dice sono verità ieri come oggi.
Almeno da noi,
che ci professiamo Suoi seguaci,
andrebbe ascoltato.
Affrontando questo argomento oggi,
Gesù non vuole farci soffrire.
Vuole anzi farci gioire e riempire di speranza.
Perché?
Perchè ci dice che noi “non moriremo in eterno”.
Non moriremo neppure se si muore.
L’unica morte che dobbiamo temere è quella dell’anima.
Ma questo dipende da noi.
Dalle nostre scelte.
Se ascolteremo le Sue Parole infatti,
anche se non siamo perfetti,
non moriremo in eterno.
I nostri cari defunti,
verso cui tanta nostalgia proviamo,
non ci sono stati tolti per sempre.
Li ha presi Gesù con sé per ridonarli a noi.
Ed è vero.
Perché Gesù ce lo ha detto.
Io ci credo.
Questo è bellissimo.
Almeno per me.
Passare l’eternità senza accedere a quel Paradiso creato e pensato per noi,
passare l’eternità senza Dio,
sarebbe la vera morte.
Quella che dobbiamo evitare.
E’ questa la morte che dobbiamo temere.
Già da ora possiamo però scegliere la “vita”.
Ascoltare la Parola di Dio già ora è capace di ridare vigore a ogni esistenza.
Quanti morti spirituali sono risorti grazie alle Parole di Gesù !!!
Quante conversioni grazie a una sola Parola di Vangelo,
captata dalle nostre anime !!!
Perché la Parola di Dio ha un potere inimmaginabile.
Essa crea e da’ vita.
Ed è nelle nostre mani.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 8,51-59
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: ”È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia».
Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.